ITALAIR

Nel corso di un piacevole incontro tenutosi il 6 dicembre 2019 presso la sala congressi delle Terme dei Papi in Viterbo, si è parlato di Italair. Il Colonnello (ris.) Antioco Piras, socio della sezione Muscarà, ha presentato il libro che ha realizzato sul nostro squadrone elicotteri in Libano.L’autore ha inizialmente svelato alcuni dettagli e problematiche incontrate nella realizzazione del libro, dalla copertina al criterio impiegato per strutturare i vari capitoli nei quali è suddiviso.Sono stati ripercorsi gli eventi storici che hanno portato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a intervenire nel sud del Libano con una propria forza multinazionale. Il Colonnello Piras ha parlato del dispiegamento di UNIFIL e dello squadrone elicotteri norvegese NORAIR che ha preceduto l’intervento italiano con l’invio di Italair. Sono state descritte le difficoltà che hanno riscontrato i primi colleghi giunti a Naqoura, la base del comando di UNIFIL dove si trovava il compound di Italair con gli helipad e l’hangar per la manutenzione dei primi AB 204 impiegati. Sono state proiettate molte immagini e alcuni video per far comprendere agli ospiti presenti l’attività svolta e le difficoltà che gli uomini di Italair hanno dovuto affrontare nel corso degli anni. La sostituzione dei primi elicotteri con gli AB 205 e in seguito con gli AB 412 e AB 212. Si è parlato del Capitano Cantatore e delle missioni MEDEVAC, della rivista “Litani” e della sua importanza quale fonte di notizie per ricostruire avvenimenti e informazioni della storia dello squadrone. Nel corso dell’esposizione il Colonnello Piras ha chiesto l’intervento di alcuni presenti, protagonisti della storia di Italair, i quali hanno avuto modo di puntualizzare alcuni passaggi e vivacizzare l’incontro. Oltre ai molti colleghi erano presenti anche persone estranee all’ambito militare che sono rimaste molto interessate e incuriosite da una storia che non conoscevano affatto. L’obiettivo del libro è anche quello di far conoscere al vasto pubblico la storia di questo squadrone, primo a uscire dai confini italiani dalla fine della seconda guerra mondiale, unico a compiere quarant’anni di attività ininterrotta, unico a essere costituito da equipaggi di volo interforze. Tra gli interventi, quello del Tenente Colonnello Gianluca Carofalo che ha evidenziato come, nelle scuole del Libano, Italair sia un argomento di studio mentre in Italia questa realtà è completamente sconosciuta ai non addetti ai lavori.Diffondere la conoscenza di Italair è un modo per onorare l’impegno di circa duemila uomini e donne che si sono alternati nel corso dei quarant’anni in Libano e soprattutto la memoria dei colleghi che, in quella parte di Mediterraneo, hanno sacrificato la loro vita.

Angelo Valentini

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