Verso la Prima guerra mondiale

Un inizio di secolo in fermento intellettuale e politico con la nascita dei movimenti operai e anarchici. La scienza scopre la psicoanalisi che pretende di capire e di conseguenza condizionare la mente umana.

La fotografia e il cinema mostrano la “realtà” che si vuole far vedere. I filosofi Hegel, Marx, Kant, Nietzsche, vengono presi come base ideologica per forgiare nuovi concetti politici. Economia liberista, lotta di classe e imperialismo chiudono il quadro.

Alcune potenze erano dominate da sistemi di potere obsoleti come l’Impero Turco e l’Impero Russo

Nazioni come Serbia e Italia volevano la riunificazione di tutti i territori in cui vivevano loro cittadini. La Germania reclamava il suo spazio nell’entourage degli imperi coloniali ed era vittima della psicosi militare dell’accerchiamento strategico di Francia e Russia.

Le nazioni si erano sempre fatte la guerra in Europa. Le battaglie erano combattute da eserciti che si scontravano su un campo di battaglia in campagna e decidevano, talvolta in uno scontro, l’esito del conflitto.

Nessuno pensava, quando scoppiò la prima guerra mondiale, che quel conflitto si sarebbe trasformato in una guerra totale di oltre 4 anni.

Il 28 giugno 1914, l’arciduca austriaco Francesco Ferdinando viene ucciso a Sarajevo per mano dello studente serbo Gavrilo Princip.

Gavrilo Princip uccide Francesco Ferdinando d’Asburgo e sua moglie Sofia.

Il meccanismo delle dichiarazioni di guerra e delle alleanze si mette in moto, come da tempo si sospettava. Si vanno definendo due schieramenti; l’intesa che allinea Francia, Gran Bretagna e Russia contro gli imperi centrali quello Austro-ungarico e quello Tedesco.

L’Italia ancora resta a guardare indecisa tra rispettare la triplice alleanza e recuperare le terre irredente.

La tecnologia ha fatto passi da gigante dalle guerre napoleoniche cioè dall’ultima guerra totale, di lunga durata, tra coalizioni che ha sconvolto l’Europa.
Le navi sono d’acciaio, i fucili sparano rapidamente, gli aerei solcano i cieli in cerca del nemico, i cannoni sono rapidi nel tiro e nello schieramento ma l’arma totale è la mitragliatrice, da sola capace di sparare più colpi di tutta la guardia imperiale di Napoleone.

L’industria viene riconvertita, i lavoratori vanno al fronte e molte donne vanno a lavorare. Le fabbriche combattono la battaglia dei rifornimenti e producono milioni di pallottole. La tecnologia applicata ad economie di scala produce numeri mostruosi.

Per governare queste masse di uomini non bastano pochi ufficiali. Ecco che si va sempre più delineando la figura del sottufficiale.
Sergenti, Sergenti Maggiori, Marescialli diventano in breve la spina dorsale degli eserciti.

 

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