La Crisi tra le due Guerre

La vittoria nella prima guerra mondiale non porta tutti i vantaggi e benefici auspicati dagli interventisti. Si parla di “vittoria mutilata”. L’Italia aggiunge comunque al suo territorio Trieste, Trento, Bolzano, Zara, Pola e la penisola d’Istria, ma non la Dalmazia.

Dopo la guerra altre insidie sono in agguato; la febbre spagnola colpisce una generazione di giovani già provati dalla guerra e uccide tra  50 e 100 milioni di persone.

L’Italia è tormentata da tumulti politici, occupazione delle fabbriche, scontri nelle campagne. Gli ex combattenti rivendicano una posizione preminente nell’Italia del dopoguerra.

Mussolini lascia il partito socialista e fonda i fasci di combattimento e si ripropone di riportare ordine nel Paese. Iniziano scontri tra fascisti e comunisti.

Nel 1922 il partito fascista prende il potere e in breve instaura una dittatura monopartitica. Il fascismo potenzia l’arma aeronautica che diventa il simbolo della propaganda del regime.

Italo Balbo cerca di creare un’Aeronautica che operi con grandi formazioni di aerei a lungo raggio. Le crociere oceaniche raggiungono il sud America e gli Stati Uniti rendendo Balbo e gli aviatori italiani famosi in tutto il Mondo.

Nel 1935 l’Italia attacca l’Etiopia, l’ultimo Paese africano non ancora colonizzato. La guerra viene vinta, contro ogni pronostico, in solo 7 mesi. La Società delle Nazioni su proposta di Gran Bretagna e Francia varano pesanti sanzioni economiche.

La capitale Addis Abeba viene raggiunta dalle truppe italiane  che non lesinano l’impiego di armi moderne come bombardieri, carri armati, ma anche gas asfissianti per ottenere una rapida e decisiva vittoria.

Galvanizzato dalla vittoria in Etiopia nel 1936 Mussolini sostiene la fazione fascista nella guerra civile spagnola.

L’Esercito e l’Aeronautica danno un’ottima prova di efficienza battendo sul campo le formazioni appoggiate dall’Unione Sovietica.

Il periodo tra le due guerre si conclude con un lungo periodo di attività militari che hanno visto le Forze Armate italiane sempre impegnate dando prova di grande spirito di sacrificio.

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